lunedì 16 aprile 2012

NOI ... dalla Stretta Di MANO! nuova sez Teresa Marcellino Ascolto Attivo.

Siamo felici di Comunicare che all'interno della Teresa Marcellino Ascolto Attivo si è inaugurata la nuova sez. NOI ... dalla Stretta Di MANO! Riteniamo che Gli esseri Viventi abbiano maggior valore delle carte etc. pertanto Ci siamo ripresi il Ruolo di " LA PArola data per noi ha valore " ... Nelle relazioni le strette di mano rivestono un ruolo importante in quanto ci permettono di comprendere una serie di importatanti elementi che riguardano il nostro interlocutore. Chiunque nella sua vita relazionale si sarà accorto che vi sono diverse strette: alcune forti, altre avvolgenti, altre ancora “molli”. Secondo il mio personale parere non è possibile comprendere la totalità della personalità solo da una semplice stretta (l’Enneagramma è un sistema decisamente più completo) ma è possibile avere qualche indicazione interessante circa il ruolo che il nostro interlocutore vuole assumere nel processo comunicativo La stretta di mano è uno dei modi più consueti ed universali di entrare in contatto con un’ altra persona. I momenti e le circostanze per cui compiamo quest'azione sono molteplici: la usiamo come rituale per rompere il ghiaccio con un estraneo, come forma di saluto all'inizio o alla fine di un incontro, per congratularci con qualcuno o per cercare una rappacificazione. Il suo impiego più comune è comunque come atto formale per facilitare l'approccio con un altro individuo lo scopo, in questo caso, è precisamente di autorizzare l'interazione e di mostrare accettazione e apertura nei confronti dell'altro. Siamo così abituati a fare il gesto di dare la mano, quando inontriamo o conosciamo qualcuno che nemmeno ci rendiamo conto che il modo in cui lo facciamo parla di noi. Chiunque nella sua vita relazionale si sarà accorto che vi sono diverse strette: alcune forti, altre avvolgenti, altre ancora “molli”. Certo non è possibile comprendere la totalità della personalità solo da una semplice stretta ma è possibile avere qualche indicazione interessante circa il ruolo che il nostro interlocutore vuole assumere nel processo di comunicazione Anche delle piccole variazioni dell’esecuzione di questo gesto possono dirci molto sul nostro interlocutore e sul tipo di relazioni che predilige. Ad esempio, chi, nbello stringere la mano, torce il polso dell’altro o appoggia la propria mano sulla spalla, esprime il desiderio di porre l’interlocutore in un ruolo di sudditanza, mentre è stato osservato che una stretta energica e calorosa è tipica degli individui estroversi e di chi è molto espressivo; nelle donne inoltre, è associata anche ad apertura mentale ed a curiosità per le novità. Quindi, l'intensità della forza impressa alla stretta è legata sicuramente alla personalità. Una stretta salda e decisa è tipica di una personalità dominante, sicura di sé e razionale; se la pressione è eccessiva però è segno di un carattere aggressivo ed esibizionista. Per contro, persone che danno la mano in modo molle e fiacco sono di solito schive, timide e diffidenti. Anche chi è depresso tende a stringere in modo blando. Per altro, si è appurato che un progressivo declino nell'intensità della stretta è legato ad un peggioramento dello stato malinconico. Nella nostra cultura occidentale una stretta di mano “forte è molto apprezzata dagli uomini che le attribuiscono un significato positivo di franchezza, energia, vitalità. Fra le donne, quelle inserite nel mondo maschile del lavoro hanno spesso una stretta di mano vigorosa, mentre quelle che rivendicano ruoli esclusivamente femminili conservano lo stile “languido che fino ad anni addietro era l’unico consentito al loro sesso. In ogni caso gli autoritari fanno, durate la stretta, un gesto della mano verso l’alto, i timidi abbandonano una mano molle in quella dell’altro. Il gesto di contentezza e di cordialità che si aggiunge alla stretta di mano quando si pone la sinistra sulla mano che si sta stringendo significa che si è felici dell’incontro; non lo si fa quando si incontra qualcuno per la prima volta se non per significargli gratitudine o solidarietà. Sono quattro i gesti della stretta di mano base. • Franca, con un movimento del braccio dal basso all’alto: denota un atteggiamento amichevole e cordiale. • La mano sinistra sulla vostra spalla mentre vi stringete la mano: è un gesto un po’ protettivo, leggermente paternalista. • La mano sinistra sul vostro collo come per avvicinarvi: ne potete dedurre sincerità, voglia di conoscervi e stima. • Le vostre mani sono unite per il saluto e l’altra persona ne approfitta per condurvi in una precisa direzione: tende a dominarvi sul piano affettivo. Infine vi riportiamo una classificazione seconda la psicoterapeuta Virginia Satir, che grazie alla sua esperienza comprese che tendenzialmente esistono 3 stili principali nella stretta di mano: l’accusatore, il propiziatore e il superlogico (o supercalcolatore). 1) Accusatore: stile penalizzante, tende ad assumere un ruolo impositivo, giudicante, decisamente assertivo. È individuabile grazie ad una gestualità accusatrice (dito puntato, fendente, gestualità tendenzialmente rigida e a scatti). La stretta di mano è forte e rigida. 2) Il propiziatore: stile accomandante, tendenzialmente in accordo con il suo interlocutore .La gestualità è morbida, avvolgente come anche la sua stretta che avvolge la mano del suo interlocutore (da non confondere con la “mano moscia”). 3) Il superlogico: razionale, controllato, usa la logico come strumento per vincere nella relazione. Molto bravo nella dialettica, usa la parola per controllare l’esito della relazione. La gestualità è circolare mentre la sua stretta è tipicamente a “pinza”: non avvolge il palmo della mano del suo interlocutore ma indice e medio tendono a “pinzarla”. riproduzione vietata PRESIDENTE TERESA MARCELLINO

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